Sandra:
Sono di Firenze. Ho 51 anni. Mi occupo di risorse umane. Selezione, formazione, coaching, valutazione del potenziale e così via. Sono una libera professionista. Amo il mio lavoro. E amo viaggiare. Ho due figli Francesco di 15 ed Eleonora di 13 anni, Sono divorziata, felicemente.
Amo viaggiare ma non a ogni costo e condizioni. Non sopporto i luoghi sporchi, statisticamente pericolosi, brutti. Detesto condividere l’intimità con sconosciuti, anche con conosciuti a dire il vero. Sopporto molto raramente la fatica fisica, ne deve valere davvero la pena. Insomma, il viaggio con zaino in spalla e senza alcuna pianificazione, non fa per me. Amo le comodità e Amo la solitudine, anche se viaggio con due ragazzini. Non amo neanche i viaggi organizzati, dove la sveglia è prevista per la mattina alle 6 e si fa tutto forzatamente insieme inseguendo un viaggio del tutto impersonale. Non amo neanche i villaggi turistici, se non quando i miei figli erano molto piccoli, ma troppo prevedibili e ripetitivi.
Stephanie:
Nata e cresciuta a Karlsruhe, in Germania, dopo la maturità hoproseguito gli studi universitari in Italia, prima a Palermo e poi a Firenze, facoltà di Lingue e Letterature Straniere e di Storia.
Iscritta all’albo dei giornalisti della Regione Toscana, hocollaborato con diverse emittenti televisive regionali. Dopo un impiego di 5 anni nel Comune di Firenze, dipartimento di relazioni internazionali, mi sono specializzata in relazioni pubbliche e ospitalità nel settore vitivinicolo con numerose partecipazioni internazionali alle più importanti fiere del vino. Negli ultimi anni ho collaborato allo sviluppo del turismo accessibile in Italia. Fluente in tedesco, italiano e inglese, buona conoscenza del francese e dello spagnolo, sono da sempre appassionata di viaggi, personalmente non quelli “comodi” ma quelli di avventura. Appassionata di subacquea, ho partecipato a varie spedizioni scientifiche sugli squali bianchi, fatto viaggi self-drive in Africa, Asia e Australia.
Ma al di là della mia idea di viaggio personale credo fortemente che si debba elogiare il “viaggiare comodo” investire e promuovere il turismo in Italia non basandosi solo sull’eredità storica quasi ineguagliabile del Belpaese ma garantendo servizi eccellenti, informazione, comodità e sicurezza per chi visita l’Italia.
In questo blog cerchiamo di comunicare che è possibile viaggiare comodi anche senza spendere una fortuna, paradossalmente spendendo meno che viaggiare con lo zaino alla ricerca di ostelli e campeggi.
Perché questo blog? Perché viaggiare comodi è un modo di essere che incide nella soddisfazione complessiva del viaggio. Spesso il viaggio di scoperta viene associato alla fatica e all’imprevisto, come se la qualità del viaggio fosse una medaglia da conquistare con l’ardimento fisico. Viaggiare comodi invece è per me attraversare il bello lasciandosi sorprendere. Sempre, plausibilmente, evitando di affaticarsi invano. Lo spirito del luogo, il genius loci come lo si chiamava in antichità, io ho deciso di conoscerlo muovendomi, ma comodamente.
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